La pirite è l’oro falso, l’oro degli stolti: sembra un metallo prezioso, ma non lo è. Se riscaldato la sua puzza mefitica svela l’imbroglio. L’Italia è piena di strade, piazze, monumenti e targhe dedicate ad alcune medaglie che luccicano d’oro ma sono di pirite; intitolate a presunti eroi che sono stati complici delle atrocità perpetrate dal colonialismo e dal fascismo italiano. Per distinguerle non ci resta che accendere il fuoco e svelare l’inganno.
Con l’Operazione Pirite, un’operazione alchemico-narrativa ispirata alla mappa Viva Zerai!, puntiamo le nostre torce al butano sulle onorificenze conferite a fascisti, colonialsiti e criminali di guerra che danno il nome a quasi 170 strade, piazze, edifici ecc. in tutto il paese.
Rivelare il segreto dell’oro degli stolti è un contro-incantesimo su larga scala, sia perché gli odonimi, le targhe e i monumenti dedicati a personaggi legati a doppia mandata agli orrori del passato sono davvero innumerevoli, sia perché ancora oggi le intitolazioni e le inaugurazioni continuano sotto il segno di una sottile ambiguità che spaccia pirite per metallo nobile.
Dopo i rituali magici del 25 aprile scorso nelle varie città della Federazione, a Milano, questa notte, il processo alchemico è stato condotto su tre medaglie patacche al valore. Siamo solo all’inizio, ma da qualche parte bisogna cominciare.